Scopri la festa più esclusiva dell'estate Ischiatana! 

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Alla stregua di Capri e Procida, Ischia è certamente la più famosa e amata delle Isole Flegree, splendido arcipelago che sorge nel cuore del Golfo di Napoli. La cosiddetta "Isola Verde" si fa apprezzare per il suo importante patrimonio naturalistico, dove la fanno da padrone benefiche sorgenti termali note anche agli antichi romani. Scoprire l'anima ischitana significa però non solo visitare i luoghi simbolo dell'isola, dagli stessi siti termali alle spiagge fino ai borghi gioiello che la punteggiano: Ischia infatti ammalia anche con le sue tradizioni e folklore, le quali trovano la massima espressione nella Festa di Sant'Anna, che anima ogni anno le caldi estate di Ischia.

Come si svolge la festa di S.Anna ad Ischia?

La Festa di Sant'Anna, chiamata anche Festa a mare agli scogli, è uno degli eventi più scenografici di Ischia, un vero spettacolo a cui isolani e turisti assistono la sera del 26 luglio. Teatro di questa antica tradizione è la Baia di Cartaromana, proprio davanti a Ischia Ponte e al Castello Aragonese simbolo dell'isola: è qui infatti che vanno in scena gli spettacolari fuochi d'artificio che illuminano Ischia il 26 luglio, preceduta dalla sfilata delle barche e dalla processione delle partorienti il giorno 25 luglio.

Tutto inizia nel 1932 quando Michelangelo Patalano, assieme ai suoi amici, si ritrova ad assistere a una curiosa e suggestiva processione di barche, abbellite di frasche e fiori, destinate a raggiungere la Chiesa di Sant'Anna, affacciata proprio sulla Baia di Cartaromana. A bordo delle barche si trovavano soprattutto le donne incinte che, pregando la madre della Vergine Maria, chiedevano un parto sereno e un bimbo sano. Questa usanza è legata alla figura di Laura Sanseverino, moglie dell'allora governatore dell'isola: fu la donna a volere la costruzione della chiesetta di Sant'Anna, dove pregò la santa affinché la sua gravidanza procedesse bene. Quando la bimba nacque, tutti gridarono al miracolo e da allora prese piede la tradizione delle partorienti di pregare Sant'Anna in questo piccolo edifico sito a picco sul mare della Baia di Cartaromana.

I pescatori, con le loro famiglie, recitavano dunque il rosario e dopo, sui loro stessi gozzi, consumavano una cena a base parmigiana di melanzane e coniglio (ancora oggi sono questi i cibi della festa, assieme a tanta fresca anguria).

Patalano decise allora di dare a questo rito una sorta di ufficialità e fondò un comitato, al fine di valorizzarlo e non disperderlo: da allora le barche si sono arricchite di decorazioni e addobbi, tanto che anche i più bravi artigiani di Ischia cominciarono a partecipare alla realizzazione delle barche che si tramutarono in vere e propri carri allegorici.

Oggi le barche partono dal Castello Aragonese e raggiungono la Baia di Cartaromana, con tanto di voce narrante ad accompagnare questo corteo marino. Una giuria di artisti, architetti e scenografi, aggiudica il primo premio alla barca più bella, senza però dimenticare altri riconoscimenti che premiano invece la realizzazione più fedele alla tradizione, il miglior bozzetto, la barca più scenografica e infine quella più votata dagli spettatori, che con le luci dei loro smartphone esprimono la loro preferenza.

Ischia i fuochi di Sant'Anna

La sera del 26 luglio la Baia di Cartaromana è letteralmente disseminata di lampatelle, per dare vita a uno degli spettacoli pirotecnici più scenografici di tutta Italia: queste lampatelle sono sistemate sui bastioni del Castello Aragonese, sugli scogli di Sant'Anna (dove in passato le partorienti si sedevano, sfregandosi, per propiziare il buon esito del parto), sulla Torre Guevara e sulla Collina di Soronzano. Si pensi che i fuochi d'artifico sono talmente grandiosi da essere visibili persino dalle isole di Procida e di Capri: questo spettacolo simula infatti l'incendio del Castello Aragonese, in relazione al quale ci sono diverse teorie.

Alcuni pensano che l'evento storico di riferimento sia l'attacco dei pirati a Ischia, avvenuto tra il '500 e il '600. La teoria più accreditata però riguarda il feroce cannoneggiamento che gli inglesi misero in atto contro il Castello ischitano nel 1809 e la stessa collina di Soronzano: la fortezza, collegata al resto dell'isola da uno scenografico istmo, fu infatti seriamente danneggiata in quell'occasione.

I più fortunati si ritrovano ad assistere ai fuochi pirotecnici dal mare sulle barche cullate dal mare: tra gli altri luoghi migliori da cui ammirare lo spettacolo ci sono gli scogli di Sant'Annna nell'antico borgo di Ischia Ponte, dal Piazzale delle Alghe oppure dalla quieta Via Soronzano.

Nonostante la feste di Sant'Anna abbia evidenti significati religiosi, alla base dello spettacolo pirotecnico ci sono anche origini pagane. In passato infatti a Ischia si svolgevano riti propiziatori che sostanzialmente scandivano i cicli della natura e della vita: venivano infatti accesi di fuochi con antiche lampatelle sulla collina di Soronzano, di Cartaromana e di Campagnano. C'è anche chi sostiene la teoria che negli anni 30 del '900 fu lo stesso partito fascista a fondere due vecchie tradizioni di Ischia, ovvero la festa in onore di San Giovan Giuseppe della Croce e una regata che si svolgeva nella Baia di Cartaromana.

Come raggiungere Ischia Ponte

Vivere Ischia nei giorni della Festa a mare agli scogli può rivelarsi, soprattutto per i turisti, molto difficile in quanto assai affollata e caotica, visto il richiamo di questo evento della tradizione isolana. La soluzione migliore e maggiormente consigliata è quella di muoversi in scooter, noleggiabile in loco: con questo mezzo si ha una maggiore libertà di movimento, muovendosi così più agevolmente nel traffico e godendo nello stesso tempo dell'aria e del sole che baciano questa terra in estate. 

In scooter si può raggiungere facilmente Ischia Ponte dal porto di Ischia, parcheggiando il mezzo presso le aree di sosta presenti proprio alle porte del borgo. 

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